Il territorio della parrocchia di Folzano

 

VIE
NUMERI CIVICI
Dispari
Pari
dal
al    
dal 
al
Baresanti Tito
Tutti
Tutti
Cascina Tesa (della)
-
-
16
32
Cascina Pontevica (della) 
Tutti
Tutti
Case Sparse 
-
-
16
32
Degli Orzi Galeazzo
1
37
2
42
Malta
31
63
36
83
Palla (della)
1
35
2
12
Rescatti Pietro
1
37
2
26
Rione (del)
51
87
2
56
Rubagotti Angelo
1
7
4
12
S. Zeno
-
-
242
388
Tenchini Giovanni Antonio
7
9
6
14
Zubani Santo
1
13
2
44

 

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Le chiese

Chiesa parrocchiale – San Silvestro
Il 25 marzo 1745 venne posta la prima pietra della nuova chiesa di cui aveva eseguito il disegno il capomastro Giovan Battista Galli e per iniziativa soprattutto del parroco don Giacomo Staffoni. Il tetto venne posto nel 1753, la sagrestia costruita nel 1754. Completata nel 1755, l'anno seguente venne decorata da Gasparo Camì per la quadratura, Domenico Rossi e Felice Pasquelli per gli stucchi, Antonio Ferretti per le figure. L'orologio venne realizzato dal parroco don Passirani. Sembra al Cappelletto che per l'architettura il Galli abbia adottato lo schema adottato dal Corbellini per la parrocchiale di Paitone. «Ne ripete, scrive il Cappelletto, puntualmente i moduli negli sganci, nelle lesene e nella vela a spicchi sopra il presbiterio. Una campatella con due cappelle laterali più basse della cornice, precede il vano centrale dominato da un cupolino senza tamburo, retto da quattro arconi a sgancio e poi viene subito il presbiterio. L'insieme risulta così asimmetrico, ma non senza armonia. La facciata è semplice, quasi au­stera e risente di quelle semplificazioni molto comuni negli archetti del secondo '700». «L'architettura dell'interno - scrive Giorgio Nicodemi - è chiarissima nell'armonica impostazione della cupola poggiante sui quattro piloni e nella distribuzione delle diverse parti. La luce che scende dal lanternino, quella che penetra dalle finestre aperte sulla cappella dell'altare maggiore, e sulla facciata, si posa calma su ogni parte e dà rilievo così alle incorniciature degli stucchi, come al sobrio muoversi dei pilastri che sono distribuiti variamente sulla navata. La freschezza candida degli stucchi, anche se oggi non si delinea più nel colore originario dello sfondo, sale sulle pareti con un senso preciso e sicuro per la fattura larga e accurata che spesso ritrova accenni non privi di una certa grandiosità decorativa». Sono del Ferretti gli altorilievi raffiguranti la Resurrezione ed il Battesimo di Gesù, nelle pareti destra e sinistra ai lati interni, della porta principale della Chiesa, come suoi sono le figure di S. Domenico e di S. Caterina all'altare di destra, di S. Gioacchino e di S. Anna all'altare di sinistra, ed ancora le figure di S. Silvestro e di altri Santi e Sante ai la­ti dell'altar maggiore. Particolarmente bello l'altare dedicato alla Concezione che è occupato da una tela ad olio raffigurante la Vergine Immacolata e S. Giuseppe, che ha tutte le qualità di una discreta copia ispirata da qualche dipinto di G.B. Piazzetta, forse esistito nella chiesa. Dello stesso Ferretti è la statua della Madonna di cui i Folzanesi sono devotissimi e che venne collocata il 30 giugno 1759. Ma l'opera di maggior pregio è la pala di G.B. Tiepolo, raffigurante l'imperatore Costantino battezzato da S. Silvestro papa anch'essa esposta il 30 sett. 1759. È opera decantata dalla critica d'arte.
La chiesa venne arricchita continuamente in seguito di paramenti, addobbi ecc. e più volte restaurata, specie nel 1864. In tale anno, il 4 novembre venne anche consacrata dal vescovo Verzeri. Pavimentata di nuovo nel 1876, venne decorata nel 1930 da Gezio Cominelli e dai figli Lodovico e Antonio. L'esterno venne rifatto nel 1945. Nuovi restauri ed abbellimenti vennero apportati nel 1964, dal parroco don Pasquale Zanotti.
Viva sensazione provocò la scoperta di una bomba, per fortuna inesplosa posta davanti alla chiesa nella notte tra il 14 e il 15 agosto 1974.
(Dall’Enciclopedia Bresciana, Vol. IV, pp.217-218)

 
Cappella di S. Angela Merici
Via Rione
La Cappella di S. Angela Merici venne costruita nel 1755. Un tempo "dedicata al culto dei defunti e già romitorio", completa l'aspetto esterno della chiesa di S. Silvestro al fianco sinistro della quale aderisce ripetendone, assai semplificata, l'ispirazione architettonica.